Frascati Poesia Magazine - Edizione Marzo 2024
Categoria:
Data:
14/03/2024
Una gioia luminosa di Stefano Simoncelli
Molti hanno tentato di dare una
definizione alla poesia, ma mai nessuno ci
è riuscito. Al massimo si è arrivati ad affermare
che è un linguaggio a parte e diverso
da quello che usiamo per comunicare
comunemente. Insomma: rimane uno
splendido e indefinibile mistero, ma si può
sostenere senza ombra di dubbio che la
poesia ha le sue radici nel respiro degli
uomini, se ne nutre, cresce, ed è la fame di
essere o un modo di esprimerci per abituarci
alla morte e conviverci durante il nostro
passaggio terreno. E’ il linguaggio
dell’anima, una testimonianza se non un
testamento o un atto di fiducia nella vita.
Probabilmente il nostro malessere attuale
deriva proprio dalla mancanza di fiducia e
quindi di poesia. La minaccia che incombe
è che la poesia possa estinguersi a
causa della mancanza d’amore che la
circonda, ma abbiamo visto che non si è
mai arresa e sa sempre trovare un rifugio,
anche insospettabile, dove curarsi le ferite
e risorgere. Questo penso dopo che all’alba
ho cominciato a leggere La memoria
ferita di Antonio Seccareccia che mi ha
inviato la figlia Rita e, dopo averlo letto
due volte, ho finito, con qualche breve
pausa, che è quasi sera. Sono frastornato e
commosso, ma voglio scrivere alcuni pensieri
con lucidità e ordine mentre fuori
regna l’insopportabile silenzio del lockdown
di natale.